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7. Le applicazioni principali
Vorrei
ora illustrarvi alcune applicazioni e comandi che vi saranno utili
nel corso delle esercitazioni in laboratorio.
Editor
di testo
Il
corso di Fondamenti di Informatica prevede l'apprendimento di uno o
più linguaggi di programmazione; nel corso delle esercitazioni
dovrete pertanto scrivere dei programmi. I listati dei programmi sono
file di testo, pertanto fra le applicazioni che vi saranno utili ci
sono senz'altro gli editor di testo.
Un
primo editor di testo da utilizzare è NEdit, di cui abbiamo
già parlato: per avviarlo digitate nedit
da una finestra di terminale o fate clic sull'icona con la N
del pannello di controllo. Si tratta di un editor molto semplice da
usare ed ha la peculiarità di evidenziare con colori diversi i
vari tipi di costrutti sintattici dei linguaggi di programmazione.
Ciò rende più facile visualizzare la struttura del
programma cui state lavorando.
Nedit
vi permette anche di utilizzare le consuete scorciatoie da tastiera
per le principali operazioni di editing: ad esempio Ctrl-C per
copiare il testo selezionato, Ctrl-V per incollarlo, eccetera.
Fornisce anche altre funzionalità utili quando si programma,
come la ricerca e la sostituzione di stringhe di testo, la
possibilità di visualizzare i numeri di riga del nostro
programma, e la funzione che permette di spostarsi direttamente ad
una determinata riga del listato in base al suo numero d'ordine
(Search -> Goto Line Number); quest'ultima funzione in particolare
può essere utile nel procedimento di debugging del file del
programma.
Vi
sono altri due editor che vi suggerisco di provare: Kate ed Emacs.
Per
avviare il primo si apra il menù
principale, si scelga Programmazione, e quindi Kate. Si tratta di un
editor molto simile al precedente.
Un'applicazione
più sofisticata è invece emacs, che è forse il
più diffuso editor di testo usato in ambiente X-Window. Per
avviarlo dal menù
principale, si scelga Programmazione, e quindi Emacs.
Una
guida sintetica all'uso di questo programma è disponibile nel
sito web dell'aula didattica all'indirizzo:
http://www.adt.unipd.it/usoaula/editors/emacs.php3.
Gli
mtools
Un'operazione
che viene fatta di frequente è la copia dei vostri file da o
su un floppy disk. Linux fornisce un insieme di comandi che si
chiamano mtools che vi consentono di usare i principali comandi DOS
preceduti dalla lettera m. Quindi:
per copiare un file su un dischetto
|
mcopy nomefile a:
|
per copiare un file da un dischetto
|
mcopy a:nomefile .
|
per visualizzare il contenuto di un dischetto
|
mdir
|
per cancellare un file sul dischetto
|
mdel a:nomefile
|
per copiare una directory sul dischetto
|
mcopy -/ nomedirectory a:
|
per copiare una directory dal dischetto
|
mcopy -/ a:nomedirectory .
|
per entrare in una directory presente nel dischetto
|
mcd a:nomedirectory
|
per creare una directory nel dischetto
|
mmd a:nomedirectory
|
per formattare un dischetto
|
mformat a:
|
Linux
e DOS/Windows utilizzano caratteri diversi per definire la fine di
una riga di un file di testo. Perciò, per avere una corretta
visualizzazione dei file che avete copiato da un dischetto
DOS/Windows, è necessario impartire il comando dos2unix
nomefile. Per effettuare l'operazione inversa, ovvero per
convertire in formato DOS/Windows un file che volete successivamente
trasferire su un floppy il comando è unix2dos
nomefile.
Visualizzare
file postscript e pdf
Due
formati di file molto diffusi per lo scambio in rete di
documentazione sono il formato PostScript ed il formato PDF,
caratterizzati dai suffissi .ps e .pdf. Il PostScript ed il PDF sono
formati di codifica di immagini e testo che si presentano sotto forma
di un lungo file di testo, contenente istruzioni destinate ad essere
interpretate da una stampante che abbia tale capacità.
Per
visualizzare sul monitor il contenuto di un file postscript così
come verrà stampato avete a disposizione due applicazioni: la
prima è KGhostview, che potete lanciare digitando kghostview
nomefile.ps da una finestra di terminale, oppure scegliendo il
sottomenù Grafica
dal menù principale e quindi KGhostView; la seconda è
ggv, la relativa applicazione di GNOME, che potete aprire dal menù
principale, scegliendo Grafica e quindi PostScript Viewer.
Per
quel che riguarda i file pdf, essi possono essere visualizzati con
numerose applicazioni. Si consiglia di utilizzare prevalentemente
Acrobat Reader (icona presente sul pannello di controllo oppure menù
principale -> Grafica -> Adobe Viewer) oppure xpdf (menù
principale -> Grafica -> PDF Viewer). Tali programmi possono
essere avviati da console con i comandi acroread
nomefile.pdf o xpdf
nomefile.pdf.
Stampare
In
Aula Taliercio sono a disposizione degli studenti tre stampanti
laser. Su di esse è attiva una quota individuale di stampa
che è proporzionale alla durata di ogni account in
laboratorio. Ogni volta che stampate, il sistema delle quote di
stampa vi invia un messagio di posta elettronica che riporta lo stato
della vostra quota individuale. Vi consiglio pertanto di configurare
il programma di posta elettronica come illustrato nel capitolo
"Internet e Posta elettronica".
Il
modo più semplice e
diretto per stampare è
quello di aprire una console, una shell dei comandi (icona che
raffigura un monitor), e, dopo essersi spostati nella cartella che
contiene il file da stampare, digitare uno dei seguenti comandi:
sulla stampante "print1"
|
print1 nomefile
|
sulla stampante "print2"
|
print2 nomefile
|
sulla stampante "print3"
|
print3 nomefile
|
In
questo modo è possibile stampare file in formato testo (ad.
es. listati dei programmi), postscript e PDF; quindi ad esempio:
sulla stampante "print1"
|
print1 nomefile.java
|
sulla stampante "print2"
|
print2 nomefile.ps
|
sulla stampante "print3"
|
print3 nomefile.pdf
|
.java
è l'estensione dei file sorgente in linguaggio Java, .ps è
l'estensione dei file postscript, .pdf quella dei file PDF.
La
prima volta che si stampa da un'applicazione piuttosto che dalla
console, si presenterà
un finestra come la seguente:
Il
nome della stampante (Name:) non compare. È necessario
cliccare su Expand, e quindi scegliere dal menù a tendina
"Print system currently used:" la voce "CUPS (Common UNIX Print
System)". A questo punto sarà possibile scegliere le
stampanti dal menù a tendina "Name:" print1, print2 o
print3, e fare clic sul pulsante "Print" per avviare la stampa.
Per
stampare dall'interno di Acrobat Reader si può
seguire la procedura appena esposta se nella finestra di stampa,
nella casella di testo "Command:" compare la scritta kprinter;
altrimenti
si può scegliere
direttamente la stampante digitando nella medesima casella l'intero
comando di stampa: /usr/bin/lpr
-Pprint3, e sostituendo opportunamente il nome della stampante
scelta.
OpenOffice.org
OpenOffice.org
è una suite di applicazioni tipo ufficio installata nei PC del
laboratorio; essa comprende un completo programma di videoscrittura
(writer), un foglio elettronico (calc), un programma di disegno
(draw), un editor di equazioni matematiche (math) ed un'applicazione
per creare presentazioni (impress).
Un'importante
caratteristica di questi programmi è
che essi dispongono di numerosi filtri di importazione/esportazione
da e verso i più
diffusi formati di file. Per poter avviare i programmi di
OpenOffice.org si possono utilizzare le icone del pannello di
controllo, oppure scegliere l'applicazione desiderata dal sottomenù
Office del menù principale.
Di seguito si mostra una schermata del foglio elettronico.
Realizzare
un grafico con gnuplot (Utilizzo di gnuplot)
Gnuplot
è un programma che permette di tracciare grafici bi e
tridimensionali; esso viene attivato inserendo il comando gnuplot
Sul
terminale dal quale è stato lanciato compare quindi un
messaggio del tipo
....
Terminal type set to 'x11'
gnuplot>
Il
comando principale di gnuplot è plot;
ad esempio, il comando
gnuplot>
plot [0:2] x**3
disegna
la funzione y=x^3, con x nell'intervallo [0,2].
Il
comando
gnuplot>
plot [0:2] x**3,x**2
disegna
due funzioni nella stessa finestra; mentre il comando
gnuplot>
plot "esempio" with lines
collega
con delle linee i punti le cui coordinate sono contenute nel file
esempio. Per ottenere grafici tridimensionali, usare il comando
splot; a titolo di esempio,
provare il comando
gnuplot>
splot [0:2] [0:1] x*y**3
Il
messaggio che il programma ci mostra quando lo facciamo partire:
Terminal type set to 'x11',
indica che l'output è indirizzato allo schermo (x11); per
ottenere dei file stampabili anziché la visualizzazione
immediata del grafico, dobbiamo reindirizzare l'output del programma
in un file. Possiamo salvare il nostro grafico in formato postscript
che, come abbiamo visto, è un formato che permette la codifica
e la stampa di immagini. Per fare questo dobbiamo digitare
gnuplot>
set terminal postscript color
gnuplot>
set output "nomefile"
In
questo modo, i grafici generati successivamente a questi comandi
saranno salvati in "nomefile", in formato postscript a
colori. A questo punto potremo decidere se visualizzarli, ad esempio,
con il programma Ghostview (gv)
oppure procedere con la stampa con i comandi print2ps
o print3ps (questi NON sono
comandi di Gnuplot, e quindi devono essere dati da una finestra di
terminale diversa da quella dove si esegue Gnuplot).
Per
tornare al funzionamento normale di gnuplot, inserire
gnuplot>
set terminal x11
Per
uscire da Gnuplot, digitare exit.
Per
avere una panoramica più ampia sull'uso del programma potete
consultare il manuale in linea digitando
gnuplot>
help
oppure
la versione cartacea disponibile presso il personale dell'Aula.
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