Precedente |
Indice |
Successivo
8. I dischi rigidi
Quasi
tutti PC attualmente in commercio possiedono almeno un disco rigido
installato all'interno del case. In passato, anche le unità
floppy erano interne, mentre ora il PC con unità floppy
iniziano a scomparire, cedendo spazio ai dischi Zip, Super e ad altri
formati di memorie di massa rimovibili.
Il disco rigido e il floppy sono dispositivi di memoria secondaria,
mentre la RAM del PC è la memoria primaria. La memoria
primaria memorizza i dati
temporaneamente, mentre quella secondaria lo fa in modo permanente,
anche in caso di programmi e altri oggetti digitali. Infatti, si fa
riferimento alla RAM come alla memoria temporanea e al disco
rigido e al floppy come come memoria permanente. I dati sono
considerati permanenti, poiché continuano a essere disponibili
anche dopo la rimozione della fonte principale di alimentazione, a
differenza dei dati memorizzati in RAM.

Hard disk
Il
disco rigido non è un invenzione legata al PC. I primi dischi
rigidi, che apparvero per la prima volta negli anni Cinquanta nei
maniframe avevano un diametro di 20 pollici ed erano in grado di
memorizzare solo alcuni megabyte di dati. In origine i dischi rigidi
erano chiamati "dischi fissi" e "dischi Winchester"
e furono chiamati "rigidi" solo in seguito per distinguerli
dai floppy. La tecnologia di base usata nei primi dischi rigidi,
tuttavia, sostanzialmente non è cambiata con il passare degli
anni, mentre sono variate la dimensione e la capacità.
Costruzione
dei dischi rigidi
Sono
disponibili molti tipi e varietà di dischi rigidi, la maggior
parte dei quali impiega approssimativamente gli stessi componenti
fisici. I diversi tipi e varietà di dischi si differenziano
per componenti, materiali usati, e tipo di assemblaggio, ma il
funzionamento è simile. I principali componenti del disco sono
elencati di seguito.
Di questa lista solo i connettori e i ponticelli sono accessibili
all'esterno del contenitore che racchiude tutti gli altri componenti
del disco. Il case di metallo e i vari componenti formano un'unità
chiamata HDA (Head Disk Assembly), sigillata che non deve mai essere
aperta.

Piatti del disco
L'unità
principale di un disco rigido è il piatto o, come viene
chiamato più comunemente, il disco. I dischi sono il
supporto di memorizzazione in cui vengono effettivamente registrati i
dati e sono costituiti da molti materiali diversi, ognuno dei quali è
contraddistinto da particolari caratteristiche di prestazioni e
memorizzazione. I due principali sono leghe di alluminio e vetro.
Il
materiale tradizionalmente usato per piatti era la lega di alluminio,
che forniva contemporaneamente robustezza e leggerezza. Tuttavia,
poiché i dischi di alluminio tendono a flettersi a causa
dell'espansione prodotta dal calore, molte unità a disco usano
attualmente un materiale composito di vetro ceramica. I piatti dei
dischi, costituiti da alluminio o vetro sono rigidi (da questo deriva
l'origine del nome disco rigido), a differenza dei dischi floppy
flessibili.
I
piatti di vetro sono più rigidi e pertanto possono avere uno
spessore inferiore del 50% rispetto a quelli di alluminio. Poiché
un disco di vetro non si espande né si contrae al variare
della temperatura, è possibile ottenere dischi rigidi più
stabili. Quasi tutti i maggiori produttori, inclusi Seagate, Toshiba,
e Maxtor, usano materiali compositi in vetro. A causa della
progressiva riduzione di dimensione e dell'aumento della capacità
e della velocità del disco, molto probabilmente presto si
adotteranno materiali di vetro per tutti i dischi. La maggior parte
dei dischi rigidi è dotata di due piatti; tuttavia, alcuni
possiedono un numero più elevato di piatti (fino a 10) e molti
un numero inferiore (1 piatto), questo accade in modo particolare per
i dischi che hanno formati più piccoli. Il numero dei piatti
del disco varia in funzione del modello e della capacità, che
è controllata dalla dimensione fisica totale del disco.
Analogamente al case, alla scheda madre e all'alimentatore, un disco
rigido possiede un formato, che è legato fondamentalmente alla
dimensione dei piatti, sebbene sia anche identificato con la
dimensione dell'alloggiamento del drive in cui esso può essere
installato.
Nei
mainframe e in altri sistemi vengono usati dischi con piatti da 8
pollici, 14 pollici o di dimensioni maggiori. Il formato più
diffuso è attualmente il drive da 3,5 pollici, che ha
sostituito quello da 5,25 pollici nei computer desktop e nei PC di
tipo tower. Nei computer notebook invece sono installati drive da 1,8
e 2,5 pollici.
Ciascun
piatto è montato sull'asse del disco per consentire l'accesso,
a ogni suo lato, a una testina di lettura/scrittura. La superficie di
ciascun piatto del disco è rifinita e quindi ricoperta con uno
strato di materiale magnetico, usato per memorizzare i dati.
Il motore dell'asse
I
piatti del disco sono montati su un'asse e separati da
distanziatori del disco che assicurano una spaziatura
costante. I distanziatori forniscono uno spazio uniforme, necessario
per consentire alle testine di lettura/scrittura di accedere alla
parte superiore di un disco e alla parte inferiore del disco
superiore. Durante il funzionamento, l'asse fa ruotare i piatti
all'unisono alla velocità di 3600, 4800, 5400, 7200 rpm (giri
al minuto) e, nei dispositivi più recenti, 10.000 e 15.000
rpm. Un motore connesso direttamente fa ruotare l'asse.
Il
meccanismo che fa ruotare l'asse e i dischi è il motore
dell'asse, connesso direttamente all'asse senza cinghie o ingranaggi,
affinché il meccanismo del drive sia privo di rumori e
vibrazioni, che, se fossero trasferite ai piatti, potrebbero causare
problemi nella lettura e scrittura dei dati. Il motore dell'asse è
fondamentale per il funzionamento del disco. Infatti, la maggior
parte dei problemi del disco rigido risultano essere legati al motore
dell'asse.
Il
motore dell'asse funziona a corrente continua (CC), senza spazzole e
sensori, ed è connesso direttamente all'asse del disco.
Attualmente vengono usati due tipi di motori: interni, situati
all'interno dell'HDA, ed esterni che sono collegati all'asse
nella parte inferiore del case HDA. Il motore dell'asse del disco è
stato progettato per impedire all'olio e alla polvere di contaminare
i componenti che si trovano in un ambiente sigillato e privo di
polvere all'interno dell'HDA. A causa delle elevate velocità
di rotazione dell'asse e del motore dell'asse, l'olio lubrificante
nell'asse e nel motore può essere nebulizzato. Nel motore
dell'asse vengono quindi usati sigilli speciali per impedire perdite
d'olio.
Nella
parte inferiore della maggior parte dei dischi rigidi si trova il
conduttore di terra dell'asse che è un piccolo pezzo di
rame piatto e piegato ad angolo rivestito di carbone e grafite
(alcuni drive meno recenti possono usare un rivestimento di Teflon),
installato in modo tale da stabilire un contatto con l'asse. Lo scopo
del conduttore di terra è scaricare l'elettricità
statica che si crea mentre l'asse ruota, impedendole di fluire
all'interno dell'HDA e di danneggiare l'unità disco o
corrompere i dati memorizzati.
Supporti di memorizzazione
Sebbene
non elencato tra i componenti principali del disco, il materiale su
cui i dati vengono effettivamente memorizzati è comunque una
parte molto importante. Il supporto di memorizzazione o il materiale
magnetico che memorizza i dati sui piatti, è composto da uno
strato molto sottile di sostanze magnetiche in cui vengono fissati i
dati elettromagnetici.
La
memorizzazione dei dati in un disco rigido o in un floppy è
regolata dai principi dell'elettromagnetismo. Un campo magnetico
viene generato da un nucleo magnetico avvolto o circondato da un
conduttore attraverso il quale scorre una corrente elettrica. Quando
il campo magnetico agisce su un'area del disco, influenza la polarità
di una determinata area dei supporti di registrazione. Invertendo la
direzione del flusso della corrente elettrica si inverte la polarità
del campo magnetico e quindi l'effetto sui supporti di registrazione.
Due
sono i tipi di supporti usati per realizzare i piatti del disco
rigido:
Supporto di ossido
Supporti a film sottile
Supporto di ossido
I
supporti di ossido sono meno diffusi nei dischi più recenti.
L'ossido è un materiale relativamente morbido, che può
essere danneggiato da un crash della testina se il disco dovesse
essere urtato mentre è in funzione. I supporti di ossido erano
molto usati nei modelli di dischi di fascia bassa di vecchia
generazione, poiché questo materiale si poteva applicare
facilmente ed era economico.
Il
componente principale in un supporto di ossido è l'ossido di
ferro (noto anche come ruggine). Durante il processo di produzione,
questo supporto è applicato al centro del piatto sotto forma
di materiale liquido denso e, quindi, il disco viene fatto ruotare a
una velocità molto elevata per provocare il flusso del
materiale verso i bordi del disco e ricoprire uniformemente la
superficie del disco. Dopo aver applicato il supporto liquido, la
superficie è rifinita accuratamente ed è estremamente
importante che sia liscia e priva di asperità e irregolarità,
come verrà evidenziato nel paragrafo dedicato alle testine di
lettura/scrittura. Sulla superficie del piatto, infine, viene
applicato uno strato di materiale protettivo e lubrificato. Anche se
può apparire che sia stato aggiunto molto materiale al disco,
lo spessore finale non supera i 30 milionesimi di pollice.
Supporti a film sottile
Quasi
tutte le unità a disco prodotte attualmente usano supporti
a film sottile (strato estremamente sottile di metalli posti
sulla superficie del disco). Il film sottile di metallo è
applicato al disco come una placcatura, la cromatura di un'auto, o
per mezzo di un processo chiamato sputtering, una tecnica
molto complessa per ricoprire il piatto che lega elettricamente nel
vuoto il supporto di metallo al disco. Il supporto al film sottile è
anche chiamato supporto ricoperto e supporto sputtered,
dalla tecnica di applicazione
del materiale al disco. Lo sputtering è il metodo usato più
comunemente per applicare il supporto di registrazione ai piatti del
disco.
Il supporto a film sottile
è più duro e sottile di quello di ossido e consente le
memorizzazione di campi magnetici più intensi in aree più
piccole. Tutte queste caratteristiche si combinano per consentire una
maggiore densità di dati e dimensioni inferiori dei dischi. Il
film sottile è resistente e, se il disco viene urtato durante
il funzionamento, la testina di lettura scrittura rimbalza senza
danneggiare il supporto. Poiché quest'ultimo è
estremamente sottile e liscio, consente alle testine di
lettura/scrittura di essere posizionate molto più vicine ai
supporti.

Testine di lettura/scrittura
Ciascun
lato del piatto di un disco viene ricoperto da un supporto che
consente di memorizzare i dati, pertanto (ciascun lato del piatto del
disco) deve possedere almeno una testina di lettura/scrittura. Come
si può facilmente immaginare, un disco che possiede due piatti
dispone di quattro testine di lettura/scrittura. Esistono eccezioni a
questa regola, ma generalmente un disco presenta due
testine per ciascun piatto, per leggere e scrivere i dati
rispettivamente sul lato superiore e su quello inferiore.
Le
testine di lettura/scrittura sono connesse allo stesso meccanismo
attuatore, che sposta le testine all'unisono all'interno e
all'esterno dell'asse al bordo del piatto. È bene ricordarsi
che il disco gira rapidamente. Questo significa che quando la testina
di lettura/scrittura del piatto superiore, a cui si fa riferimento
normalmente come disco 0, si trova sulla traccia 29, tutte le altre
testine si trovano sulla traccia 29 dei rispettivi dischi. Nella
maggior parte dei dischi, è attiva solo una testina di
lettura/scrittura alla volta.

Testine sospese
Le testine di
lettura/scrittura sono separate dalla superficie dei piatti da un
cuscino d'aria. Quando il disco è inattivo e i piatti non
stanno girando, le molle nei bracci delle testine in effetti forzano
le testine di lettura/scrittura ad appoggiarsi sulla superficie del
disco. Quando il disco è in funzione, la rotazione ad alta
velocità dei piatti crea una pressione d'aria che allontana la
testina di lettura/scrittura dalla superficie del disco. Le molle nei
bracci forniscono resistenza e quindi la testina di lettura/scrittura
è posizionata rispetto alla superficie del disco a un'altezza
costante, che varia da 3 a 5 micropollici (milionesimo di un
pollice).
La distanza tra il piatto e
la testina di lettura/scrittura è così piccola che
quest'ultima può essere seriamente danneggiata se incontra un
oggetto estraneo sulla superficie del disco. Le particelle di
polvere, fumo e il grasso di un'impronta umana, che possono essere
alte anche un migliaio di microcentimetri, costituiscono un problema
serio per la testina e ne possono causare un crash sulla superficie
del disco. L'HDA, invece, è un'unità sigillata ed è
molto improbabile che problemi del genere si possano verificare, ma
non bisogna mai aprirla, tranne nel caso in cui si possa disporre di
un ambiente di classe 100. I dischi vengono prodotti in questo tipo
di ambiente, che non consente la presenza di più di 100
particelle estranee sospese. Si noti che un essere umano esala con
ogni respiro più di 500 particelle di questo tipo.
Quando
si toglie l'alimentazione, il disco si arresta. Questo elimina il
cuscinetto d'aria su cui si spostava la testina di lettura/scrittura.
Sebbene questo possa apparire simile all'inizio di un crash della
testina del disco, le unità a disco possiedono una zona di
atterraggio, all'interno del bordo interno dell'area di
registrazione dei piatti, alla quale la testina di lettura/scrittura
può appoggiarsi con sicurezza quando il disco non è
alimentato. Quasi tutti i dischi prodotti negli ultimi 20 anni
possiedono un'area di parcheggio automatico della testina, che
posiziona le testina di lettura/scrittura nella zona di atterraggio.
Alcune aree includono anche una caratteristica di blocco che
trattiene le testine in tale zona fino a quando viene
riattivata l'alimentazione.
Funzionamento
delle testine di lettura/scrittura
Lo
spazio tra il piatto del disco in rotazione e la testina di
lettura/scrittura è chiamato altezza di separazione o
distanza della testina e varia in funzione del tipo di disco e
della tecnologia usata dalla testina. La dimensione della distanza è
molto importante, poiché la testina deve trovarsi esattamente
all'altezza corretta per rilevare in modo esatto le transizioni del
flusso nel disco, senza toccarne la superficie. Nella maggior parte
dei dischi essa è pari a cinque milionesimi di pollice o
inferiore.
Le
testine di lettura/scrittura (del disco) hanno una forma a U, sono
costituite da materiali conduttori e avvolte da fili attraverso i
quali passa la corrente elettrica. Facendo scorrere nel filo la
corrente continua, si crea un campo magnetico con una o due polarità
diverse, in base alla direzione. Queste due polarità vengono
impiegate per memorizzare i valori elettrici che rappresentano i
valori binari 1 e 0.
Quando
la testina energizzata scorre sul supporto di registrazione del
piatto, la polarità del campo magnetico modifica
l'orientamento delle particelle magnetiche nel supporto per
rappresentare un valore elettrico. Se cambia la polarità della
testina, i dati memorizzati nel supporto acquisiranno un valore
elettrico diverso. Invertendo il flusso elettrico nel filo attorno
alla testina a forma di U si cambia la polarità del campo
magnetico. In questo modo si modifica il valore del supporto del
piatto e, subito dopo, vengono scritti i dati nel disco.
Come
visto in precedenza, il materiale usato per ricoprire il piatto del
disco è costituito da ossido di ferro. In un disco nuovo o il
cui contenuto è stato cancellato, il campo magnetico di
ciascuna particella viene assegnato in modo casuale e questo elimina
in modo cumulativo i campi magnetici delle particelle vicine. Per le
testine di lettura/scrittura, il disco non possiede schemi
riconoscibili e appare vuoto. Quando la testina di lettura/scrittura
scorre sopra il disco, se le particelle in una determinata area sono
allineate nella stessa direzione, i campi magnetici cumulativi
creeranno uno schema riconoscibile che la testina potrà
rilevare come una cifra binaria.

Attraverso
la variazione del flusso magnetico, la testina di lettura/scrittura è
in grado di registrare i dati nel supporto del disco. Il termine
flusso si riferisce a un campo magnetico che possiede un'unica
direzione specifica. Mentre la superficie del disco ruota sotto la
testina, la testina di lettura/scrittura usa un'inversione di
polarità, chiamata inversione di flusso, per modificare
l'allineamento delle particelle magnetiche del supporto del disco. In
questo modo i dati vengono registrati sul disco. Detto in modo
semplice, la testina di lettura/scrittura crea una serie di
inversioni del flusso in un'area chiamata cella del bit,
costituita da un raggruppamento di particelle magnetiche usate per
rappresentare una cifra binaria (bit).
Quando
il disco e le celle del bit ruotano sotto o sopra la testina di
lettura/scrittura, essa agisce come un rilevatore del voltaggio del
flusso. Ogni volta che viene rilevata una transizione del flusso (un
cambiamento da positivo a negativo e viceversa), la testina invia un
impulso di voltaggio. Se non viene rilevata alcuna transizione, cioè
nessun cambiamento nella polarità della cella del bit, non
viene inviato alcun impulso. Si noti che è possibile stabilire
una corrispondenza tra queste due attività e i valori 1 e 0.
Poiché
la testina di lettura/scrittura invia un segnale solo in
corrispondenza di una transizione di flusso, si usa un dispositivo
chiamato codificatore/decodificatore (encoder/decoder), o
endec, per effettuare la conversione dei segnali nei corrispondenti
dati binari e convertire i dati binari nelle transizioni del flusso.
Durante un'operazione di scrittura, l'endec, crea un pattern di
segnale per la testina di lettura/scrittura. In un'operazione di
lettura, l'endec interpreta invece segnali della testina di
lettura/scrittura convertendoli in dati binari. Per garantire che
tutti i dispositivi elettronici di questo processo siano
sincronizzati tra loro, ciascun segnale di dati è preceduto da
un segnale di clock usato dai dispositivi di trasmissione e ricezione
(la testina di lettura/scrittura e l'endec) per garantire che
entrambi stiano utilizzando lo stesso segnale. Se un dispositivo ne
anticipa un altro, il segnale di clock serve per ristabilire la
sincronizzazione. Le celle di clock sono effettivamente collocate nel
supporto del disco tra le celle del bit.
Attuatori della testina
L'attuatore
della testina sposta le testine di lettura/scrittura del disco rigido
affinché i dati possono essere letti o scritti nei piatti.
Esistono diversi tipi di attuatori, ma generalmente possono essere
suddivisi in due gruppi: attuatori del motore passo passo e a bobina
mobile. Esistono grandi differenze in prestazioni e affidabilità
tra queste due categorie. Gli attuatori del motore passo passo sono
lenti, molto sensibili alle variazioni della temperatura e meno
affidabili, quelli a bobina mobile sono veloci, non influenzati dalle
variazioni della temperatura ed estremamente affidabili. Il tipo di
attuatore adottato è un buon indicatore delle prestazioni e
dell'affidabilità del disco.
Filtri d'aria
La
maggior parte dei dischi possiede due filtri d'aria, uno di
ricircolo e l'altro barometrico o di ricambio, che
vengono sigillati in modo permanente all'interno dell'HDA., non
devono mai essere cambiati e sono progettati per prolungare la vita
del disco. I dischi rigidi del PC consentono nell'HDA solo la
circolazione di aria interna. Lo scopo del filtro del ricircolo è
catturare qualsiasi particella del supporto magnetico dei dischi che
è stata rimossa dalla testine di lettura/scrittura e tutte le
particelle che possono essere state trattenute nell'HDA durante la
produzione. La pulizia dell'aria esterna può avere effetto sul
PC, ma non sul disco rigido.
Sebbene
l'HDA sia sigillato, non è impermeabile. Questo non significa
che l'aria esterna possa entrare e aderire ai meccanismi: esso
possiede un condotto di ventilazione con un filtro per uniformare la
pressione dell'aria. Inoltre, compensa le variazioni della pressione
barometrica che il PC può subire, per esempio tra lo
stabilimento di produzione a Taiwan vicino al livello del mare e un
ufficio a Sappada (località al confine con l'Austria) a 1500
metri sopra il livello del mare. Al variare dell'altezza, l'aria
viene risucchiata o espulsa attraverso il filtro fino a quando la
pressione dell'aria interna è uguale a quella esterna. La
maggior parte dei produttori dichiara un intervallo di altezza per il
funzionamento dei dischi, di solito di 300 metri sia sotto sia sopra
il livello del mare. Un disco rischia di non funzionare correttamente
al di fuori di questo intervallo, poiché la pressione
dell'aria potrebbe non essere sufficiente per mantenere in
sospensione le testine.
Sebbene
non correlate direttamente ai filtri d'aria, esistono altre
considerazioni ambientali relative ai dischi rigidi, come
l'adeguamento alle variazioni della temperatura. Quando la
temperatura operativa ambientale di un PC cambia in modo
significativo, al disco rigido deve essere concesso il tempo di
acclimatarsi prima di alimentarlo. Per esempio, se si spedisce un
disco rigido durante l'inverno e viene immagazzinato per un certo
tempo a temperature inferiori a 10 °C, si dovrà consentire
al disco di acclimatarsi alle temperature ambientali normali per
almeno 13-15 ore. Si consiglia, pertanto, di verificare con il
produttore del disco rigido i requisiti operativi e ambientali.
Schede logiche
I
dischi rigidi sono dotati di schede logiche che controllano il
funzionamento dell'asse del disco e dell'attuatore della testina e
interagiscono con il controller del dispositivo per trasferire i dati
al disco e dal disco. In alcuni casi il controller del disco rigido è
incluso nel drive. Insieme al motore dell'asse, le schede logiche
sono responsabili di quasi tutti i malfunzionamenti di un disco.
Infatti, molti dei problemi che si verificano sono in realtà
relativi alla scheda logica e non causati dalle parti meccaniche del
disco.
La
scheda logica di un disco può essere facilmente sostituita,
anche se la maggior parte delle persone tende a cambiare tutto il
disco; essa è normalmente montata nel disco tramite un
connettore di collegamento e una o due viti. Sostituire la scheda
logica è anche un modo semplice per individuare un drive che
si presume abbia problemi di funzionamento della scheda logica e non
meccanici.

Connettori e ponticelli
Nei
dischi rigidi generalmente si possono trovare tre tipi di connettori:
i connettori per i dati, quelli per l'alimentazione e quello per la
messa a terra. Il terzo tipo di connettore, opzionale nella maggior
parte dei dischi, è un terminatore con una sola vite usato per
connettere il disco allo chassis per la messa a terra. La
documentazione del disco dovrà specificare se il disco dispone
della connessione per la messa a terra o la richiede.
Il
connettore per i dati, chiamato anche di interfaccia,
trasporta sia i dati sia i segnali dei comandi del controller e della
CPU al e dal disco. Alcuni usano un solo cavo per i dati e i segnali
di controllo, come i dischi SCSI (Small Computer System Interface)
e IDE/EIDE (Integrated Drive Electronics/Enhanced IDE). Questi
sistemi consentono anche di collegare più dischi al cavo.
L'interfaccia IDE supporta due dischi per cavo e l'interfaccia SCSI
fino a sette. Esistono speciali adattatori e controller per estendere
il numero dei dischi che possono condividere un'interfaccia. Per
esempio è disponibile un controller EIDE speciale che consente
la connessione di otto dispositivi EIDE per condividere un controller
IDE.
Il connettore di alimentazione è quello standard messo a
disposizione dall'alimentatore del PC che fornisce al disco
l'alimentazione a 5 e 12V in corrente continua. Alcuni circuiti del
disco e la scheda logica usano l'alimentazione a 5V, mentre per il
motore dell'asse e l'attuatore della testina occorre quella a 12 V. È
necessario conoscere l'assorbimento in watt del disco per evitare di
sovraccaricare l'alimentatore. Questa avvertenza è più
importante nei sistemi meno recenti rispetto a quelli nuovi dotati di
dischi da 3,5 pollici o più piccoli, dato che i dischi da 3,5
pollici hanno un assorbimento inferiore rispetto ai più vecchi
da 5,25 pollici.
Se il sistema possiede un connettore di messa a terra, si
consiglia di usarlo per creare una massa positiva per lo chassis del
PC. Se il disco viene montato direttamente in un alloggiamento dello
chassis, probabilmente questa connessione non è necessaria. Se
il disco rigido, tuttavia, è installato in un alloggiamento di
plastica o di fibra di vetro, si consiglia di collegare il connettore
di messa a terra per evitare problemi di lettura, scrittura o
permanenza dei dati.
I ponticelli nell'unità a disco consentono di configurare
il disco come master o slave in un'interfaccia condivisa e scegliere
altre impostazioni di configurazione. È opportuno consultare
la documentazione del disco per verificare la posizione corretta dei
ponticelli, poiché le posizioni variano a seconda del
produttore e anche del modello.
Precedente |
Indice |
Successivo
|